I sistemi di sicurezza “linea vita” devono rispettare una serie di normative che regolano la loro installazione, utilizzo e manutenzione. Queste normative variano a seconda del tipo di intervento e della regione italiana, ma ci sono alcuni riferimenti legislativi generali che si applicano a livello nazionale e comunitario.
- TESTO UNICO SICUREZZA D.Lgs n. 81/08
- DECRETO LEGISLATIVO 3 agosto 2009, n. 106.
Disposizioni integrative e correttive del decreto
legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela
della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. - NORMATIVA ISPESL
I sistemi di sicurezza “linea vita” devono rispettare una serie di normative sia a livello nazionale che comunitario per garantire la protezione dei lavoratori durante le operazioni in quota. La regolamentazione di questi sistemi varia a seconda del tipo di intervento e della regione italiana, ma ci sono riferimenti legislativi generali che stabiliscono le linee guida per l’installazione, l’uso e la manutenzione delle linee vita.
Normative di Riferimento per i Sistemi Linea Vita
Normative Nazionali
Decreto Legislativo 81/08 (Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro)
Il D.Lgs. 81/08 è il principale riferimento normativo in Italia per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro. Il decreto impone l’obbligo di adottare misure preventive contro le cadute dall’alto per tutti i lavori in quota (ossia lavori che si svolgono a un’altezza superiore ai 2 metri rispetto a un piano stabile). La norma prevede che:- I datori di lavoro devono fornire idonei sistemi di protezione collettiva o individuale (come i sistemi linea vita).
- L’installazione delle linee vita deve essere pianificata e realizzata in conformitĂ con le leggi vigenti, assicurando che gli operatori siano adeguatamente formati per l’uso di questi dispositivi.
UNI EN 795:2012
La norma UNI EN 795:2012 è lo standard europeo che regola i requisiti per i sistemi di ancoraggio progettati per proteggere le persone contro le cadute dall’alto. In particolare, essa si applica ai dispositivi di ancoraggio destinati a essere utilizzati da un solo utente alla volta, con una particolare attenzione ai requisiti di resistenza e durata del sistema.La norma prevede 5 classi di dispositivi di ancoraggio:
- Classe A: Ancoraggi strutturali fissi.
- Classe B: Ancoraggi temporanei.
- Classe C: Linee di ancoraggio flessibili (es. linee vita orizzontali).
- Classe D: Linee di ancoraggio rigide (binari fissi).
- Classe E: Sistemi di ancoraggio per superfici orizzontali piane e mobili.
UNI EN 353-1:2018
Riguarda i sistemi anticaduta verticali e specifica i requisiti dei dispositivi di protezione personale contro le cadute, inclusi i sistemi di ancoraggio su scale o altre strutture verticali, spesso impiegati insieme alle linee vita.
Regolamentazioni Regionali
Oltre alle normative nazionali, alcune regioni italiane hanno introdotto regolamenti specifici per l’installazione e l’uso delle linee vita:
- Toscana: La legge regionale n. 65/2014 impone l’obbligo di installare dispositivi di ancoraggio permanenti, come le linee vita, per gli edifici pubblici e privati, sia di nuova costruzione che per interventi di ristrutturazione importanti.
- Lombardia: La D.G.R. n. 11953/2009 disciplina l’obbligo di predisporre sistemi di protezione contro le cadute dall’alto, tra cui le linee vita, nei cantieri temporanei e mobili.
- Emilia-Romagna: Regolamenta con la D.G.R. 149/2013 l’installazione obbligatoria di sistemi di ancoraggio su edifici di nuova costruzione o oggetto di interventi di manutenzione straordinaria.
Manutenzione e Verifica Periodica
Un altro aspetto fondamentale è la manutenzione e verifica delle linee vita. La normativa prevede che i sistemi di ancoraggio vengano ispezionati regolarmente da personale qualificato per garantirne la conformitĂ e l’efficacia nel tempo. Le ispezioni devono essere documentate e comprendono:
- Verifica visiva delle condizioni della linea vita.
- Controllo dei dispositivi di fissaggio.
- Prove di resistenza, se necessario.
Conclusione
Le linee vita devono essere installate e mantenute seguendo scrupolosamente le normative nazionali e regionali per garantire la sicurezza degli operatori durante i lavori in quota. I datori di lavoro e i responsabili dei cantieri sono tenuti a rispettare tali regolamenti, assicurando che i sistemi di ancoraggio siano idonei, correttamente installati e regolarmente verificati.